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Burchiello
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Abgeschickt von Robert Wohlleben am 11 Mai, 2004 um 11:39:32
I
Il Despoto di Quinto, e l gran Soldano,
E trentasette schiere di Pollastri,
Fanno coniar molti fiorin novastri,
Come dice il Salmista nel Prisciano.
E dicesi nel Borgo a San Friano,
Che gli è venuto al porto de Pilastri
Una Galea carica dimpiastri,
Per guarir del catarro MontAlbano.
Mille Franciosi assai bene incaciati,
Andando a Vallembrosa per cappelli,
Furon tenuti tutti smemorati.
Foian gli vide, e disse: velli, velli;
Ei non son dessi, il Bagno gli ha scambiati,
O e gli ha barattati in Alberelli.
Allora i Fegatelli,
Gridaron tutti quanti cera, cera,
E lAnguille sarmaron di panziera.
CLXI
IL BURCHIELLO CARCERATO
Signori, in questa ferrea graticola
Lo stentar tanto a torto mi rincresce:
Lardente vertù manca, e l popol cresce,
Onde si fan le parti di formicola:
Bacco già lava i piedi ad ogni Agricola,
E l condotto ci muffa: e sol si mesce
La vena, che nutrica il nostro pesce,
Che beendone gli esce per lauricola.
Io fui in cento lire condennato,
Per voler insegnar cantar la Zolfa
Per madre a un minor fratel di Cristo.
Poi di dugento bando mi fu dato
Per una landra da Frati Criolfa,
Per odio, e nvidia dun geloso tristo;
Che disse avermi visto,
Con la scala di notte a lei furare
Due cuffie poste al buio a rasciugare.
CCCXXXV
La Mula bianca, che tu mhai mandata,
Mi par che landar suo senta di gotte;
Va sempre saltellon come le botte,
È cieca, magra, vecchia, e mal trattata;
Per sua disgrazia, un qua lha cavalcata,
Ed hagli tutte le natiche rotte;
Halla accusata a gli Ufizial di notte,
Ed avvela trovata tamburata.
Io non posso con essa andare a spasso,
Che i corbi me la beccan per la via;
La pelle è fatta come un alto, e basso.
Tutti quanto gli spron di Lombardia
Non la potrebbon far muovere un passo,
Tantè infigarda, viziata, e restia:
Ho questa fantasia
Che camminando, avendo al cul la briglia,
Andrebbe indietro il dì sessanta miglia;
Pel prezzo te la piglia,
E mandaci a ricontro due cavagli,
Chalmen la pelle ci serva a far vagli.
Nach der Ausgabe »Sonetti del Burchiello del Bellincioni e daltri poeti fiorentini alla burchiellesca« (Londra [i.e. Lucca], Pisa 1757) (siehe www.bibliotecaitaliana.it)
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